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SOSTENIBILITA': I LEGAMI CON IL BUSINESS, LE RISORSE, LA FINANZA AZIENDALE


SOSTENIBILITA' E BUSINESS: L'IMPEGNO DELLE AZIENDE ITALIANE

Riqualificazione Energetica

Lo studio annuale di Ey “Seize the Change” pubblicato nel mese di febbraio 2023, che analizza i più rilevanti e significativi trend di sviluppo sostenibile per le imprese del Paese, ha dimostrato che le aziende italiane sono sempre più impegnate concretamente ad integrare la sostenibilità nel business.

Sono state prese in analisi 350 aziende e sono state valutate anche le performance economico-finanziarie legate a tali aziende, con le relative correlazioni con i comportamenti sostenibili.

In particolare, i risultati che sono emersi sono i seguenti:

  • Oltre l’80% delle aziende quotate ha sviluppato un piano di sostenibilità (circa +32 punti percentuali rispetto al 2020) e il 30% ha definito target quantitativi;
  • Il 47% delle aziende intervistate ha definito degli obiettivi e azioni di adattamento al cambiamento climatico (nel 2021 era il 39%), incrementando l’uso di energie rinnovabili;
  • Secondo l’analisi sulle performance economico-finanziarie, esiste una potenziale relazione tra gli investimenti reali sulla sostenibilità sul breve periodo e l’eventuale crescita sul lungo: la crescita dell’indebitamento è correlata al miglioramento della performance di sostenibilità.

Questo impegno da parte delle aziende italiane nell’integrazione della sostenibilità all’interno del proprio business è una caratteristica che accomuna le piccole, medie e grandi imprese. Tuttavia, alcuni settori (energy e textile) procedono più rapidamente rispetto ad altri (media & telecomunication e construction) nell’integrazione della sostenibilità.

“La sostenibilità ha cambiato le aziende: non si tratta più solo di un’opportunità, ma di una necessità per rispondere alle sfide sistemiche che ci troviamo di fronte. Oggi rappresenta la priorità a livello di investimento per il 40% dei CEO mondiali. Mentre in Italia, secondo il nostro studio, finalmente le piccole e medie imprese viaggiano alla stessa velocità delle grandi nell’integrazione della sostenibilità nel business. Oltre la metà delle aziende intervistate considera la sostenibilità un driver fondamentale per aumentare la propria competitività nei mercati di riferimento e creare valore di medio e lungo termine per tutti gli stakeholder, ricostruendo così la fiducia nel futuro e mettendo le persone al centro della trasformazione.”

Massimo Antonelli

CEO EY Italy e Chief Operating Officer EY Europe West

SOSTENIBILITA’ E BUSINESS: IL CONTESTO STRATEGICO

L’integrazione della sostenibilità nel business per le aziende è la chiave per rendere effettiva la transizione verso nuovi modelli di gestione in grado non solo di reagire alle emergenze attuali ma anche e soprattutto di affrontare le sfide future.

In quest’ottica, sul totale delle aziende quotate, emerge dallo studio EY che il 74% ha strutturato un comitato o un organo di Governance che riporta al Consiglio di Amministrazione sui temi di sostenibilità, a testimonianza dell’importanza centrale che il tema sta assumendo. Questo dato è in aumento di 15 punti percentuali rispetto al 59% dell’analisi condotta sulle informative non finanziarie del 2020.

Per quanto riguarda i singoli settori, il 100% delle aziende del settore textile & apparel ha sviluppato un piano di sostenibilità con obiettivi e nella maggior parte dei casi con relative tempistiche. Questa percentuale si abbassa al 50% per le aziende operanti nel settore engineering & construction.

SOSTENIBILITA’ E AMBIENTE: I CAMBIAMENTI CLIMATICI

Lo studio di EY ha evidenziato anche un aumento complessivo sia nel processo di pianificazione delle azioni volte a ridurre il cambiamento climatico, sia nella definizione di obiettivi quantitativi ad esse riconducibili.

Secondo l’analisi, il 93% delle aziende quotate considera il climate change nella propria rendicontazione e oltre 7 aziende su 10 prevedono obiettivi qualitativi e/o target quantitativi di riduzione delle emissioni climatiche nel futuro.

Dalla survey si evince inoltre che il 47% delle aziende abbia definito degli obiettivi/azioni relative al cambiamento climatico, contro il 39% dello scorso anno, e tra queste il 15% li ha inseriti nel proprio piano strategico.

La maggior parte delle azioni significative di adattamento al cambiamento climatico riguarda l’utilizzo di energie prodotte da fonti rinnovabili.

A tal proposito, le aziende del settore energy & utilities sono tra quelle che hanno maggiormente stabilito obiettivi ed impegni, con il 75% delle risposte, seguito dal settore textile & apparel. Circa 1 azienda su 3 nei settori food and beverages ed engineering & construction non ha invece considerato azioni.

SOSTENIBILITA’ E RISORSE: L’ECONOMIA CIRCOLARE

L’economia circolare rappresenta un nuovo modello di business: è fondamentale riuscire a separare la crescita economica dall’utilizzo di risorse naturali, nonostante questo comporti un ripensamento strategico dell’intera organizzazione.

Dall’analisi di EY si registra una crescita generalizzata di progettualità e di iniziative in tema di economia circolare: infatti quasi il 60% delle aziende quotate dichiara di avere una strategia di economia circolare e il 50% appartiene ai settori energy & utilites, industrial e insurance & banking. Oltre il 60% delle aziende, inoltre, implementa iniziative in tema di economica circolare, un aumento significativo rispetto al 2018 (36%).

SOSTENIBILITA’ E FINANZA: I PRODOTTI FINANZIARI E GLI INVESTIMENTI RESPONSABILI

Molti enti finanziari, per le proprie scelte di investimento, tengono in considerazione anche i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG). Circa il 40% delle aziende quotate ammette di aver sviluppato strategie per l’integrazione dei criteri ESG durante la selezione degli investimenti.

In sintesi, sta diventando sempre più importante per le aziende la gestione di un piano di sostenibilità per motivi etici, per aumentare l’interesse da parte degli enti finanziari, ma anche per rendere più efficiente e meno impattante il proprio processo produttivo, tenendo sempre a mente gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.