Un rapporto di Global Landscape of Renewable Energy Finance 2023 ha messo in evidenza come nel 2021 gli investimenti europei in energia pulita siano stati 127 volte quelli dell’Africa subsahariana e 179 volte quelli del Nord America.
Entrando nello specifico, il sottosegretario agli Affari Esteri Giorgio Silli a gennaio ha affermato che “Più del 35% di tutta l’energia elettrica prodotta in Italia proviene da fonti rinnovabili.”
Sull’onda di questo trend legato alle rinnovabili troviamo un nuovo investimento di Ferrovie dello Stato, che si impegna con 1,6 miliardi di euro ad installare 2 GW di impianti alimentati da fotovoltaico ed eolico.
Questo investimento permetterà al gruppo di soddisfare il 40% del proprio fabbisogno di energia elettrica e di incrementare del 10% la produzione degli impianti di energia solare già installati oggi in Italia.
Le azioni volute da Ferrovie dello Stato si sono già concretizzate attraverso Trenitalia, caposettore del Polo Passeggeri di Ferrovie dello Stato, che nel 2021 ha raddoppiato la produzione di energia a uso industriale da impianti fotovoltaici.
Ventiquattro officine di Fs, grazie a impianti fotovoltaici e di minieolico, produrranno entro il 2025 più di 15 MW di picco. Sette di queste già usano impianti fotovoltaici e per la produzione di acqua calda, mentre altre otto sono in fase avanzata di realizzazione.
Un intervento avverrà anche alla stazione di Roma Termini: un enorme parco fotovoltaico con circa 2100 pannelli solari, con una potenza di 1 MW di picco a regime, verrà installato sulla copertura del parcheggio adiacente alla stazione attraverso un investimento da 2,5 milioni di euro. Questo progetto permetterà di ridurre il prelievo di energia della stazione.
Il gruppo Ferrovie dello Stato si è aggiudicato il Rating A da parte di Carbon Disclosure Project, organizzazione internazionale che aiuta le imprese a misurare e gestire gli impatti ambientali. Il punteggio assegnato dall’organizzazione misura la completezza della divulgazione, della consapevolezza e della gestione dei rischi ambientali e delle migliori pratiche associate alla leadership ambientale, come la definizione di obiettivi ambiziosi e significativi.
Altri esempi di aziende europee a cui è stato assegnato il livello A sono: Danone, L’Oréal, Unilever plc e così via.
Grazie a questa valutazione, Ferrovie dello Stato si è posizionata al di sopra della media europea e di quella del settore ferroviario.
Il gruppo ha stilato un progetto ambizioso sul lato della sostenibilità ambientale: vuole raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2040, cioè ben 10 anni prima rispetto alle scadenze stabilite dal Green Deal europeo.
“Come Ferrovie dello Stato, facciamo muovere il Paese e siamo grandi consumatori di energia: i primi in Italia, con il 2% del consumo nazionale”, ha spiegato l’amministratore delegato, Luigi Ferraris. “Abbiamo quindi una grande responsabilità e vogliamo contribuire al risparmio energetico. Ci siamo dati l’obiettivo di diventare auto produttori di energia, cosa che ci consentirà di diventare uno dei maggiori produttori di rinnovabili”. Secondo Ferraris, l’investimento genererà “un vantaggio aziendale” consistente e “rappresenterà un beneficio significativo per la collettività”.
Questo obiettivo è in linea con le indicazioni fornite dall’Agenzia Internazionale dell’Energia, la quale ha calcolato che, per rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni stabiliti per il 2050 sarà necessario, nell’ambito delle ferrovie mondiali, un taglio nella produzione di CO2 pari al 6% annuo.
Per poter raggiungere questi obiettivi sarà necessaria l’elettrificazione delle operazioni e l’utilizzo di alternative come il biodiesel.
Ferrovie dello Stato ha fatto anche un passo in più: tramite la sua controllata Ferservizi ha lanciato un bando da 130 milioni di euro per 20 nuovi impianti fotovoltaici, che verranno installati in zone adiacenti alle sottostazioni elettriche ferroviarie.
Questo progetto si svilupperà su 4 lotti:
Ferrovie dello Stato ha già previsto un secondo bando per 40 impianti nel periodo autunnale e permetterà al gruppo di erogare una potenza di oltre 300 megawatt nel 2024, per poi raggiungere i 2 GW nel 2027.